L'acufene o tinnito viene definito come la percezione di un suono in assenza di una stimolazione sonora. Gli acufeni possono essere uditi in un solo orecchio, in entrambi oppure genericamente localizzati “in testa”. Possono inoltre esprimersi in svariati modi:- come fischi sottili di frequenza acuta;
- come ronzii;
- come un suono variabile senza una precisa tonalità.
In termini epidemiologici una recente revisione dei dati della letteratura ha messo in evidenza che circa il 10-25% della popolazione soffre di acufeni. La prevalenza di questo disturbo è risultata essere del 14,5% in Italia, 10% in Gran Bretagna, 17% in Danimarca, 19% in USA. La stima del tinnitus cronico è invece del 4% circa e comprende la maggior parte dei casi invalidanti con importanti ripercussioni sulla qualità di vita. La prevalenza è inoltre maggiore nei soggetti con alterazioni della capacità uditiva, raggiungendo anche il 30%.
L'Acufene è il sintomo di una disfunzione multimodale, dal momento che può essere provocato da una o più alterazioni a carico di qualunque livello dell'apparato uditivo. Questo sintomo è alquanto comune, ma può tuttavia deteriorare la qualità della vita dei soggetti che ne soffrono. Le difficoltà maggiori si riscontrano nell'oggettivare la diagnosi, mettendo in relazione il disturbo (acufene) ad una precisa causa (eventuale patologia).
È opportuno sfatare una credenza assai diffusa che vuole l'acufene non trattabile. Oggi si hanno a disposizione innumerevoli rimedi: l'innovativo trattamento S-Cochlear di cui siamo Centro Autorizzato; farmacologici; psicologici; "sound therapy" (terapia del suono) che utilizza determinati suoni mascheranti generati da appositi ausili sia indossabili (protesi) che ambientali (posizionati sul comodino).